La leggenda di Genniauri

Secondo un antico racconto popolare, le colline che abbracciano il centro abitato di Sarroch sono la cornice di una storia che si tramanda da generazioni.



Il racconto
Al tempo dei Pisani quì a Genniau c'era una miniera d'oro che ora non si può trovare più e non si sa il punto giusto dove era prima. Il padrone della miniera aveva una figlia bella come la rosa che era una meraviglia vederla. Capita un giorno che questa, passando in un corridoio della miniera, non si sa come sia accaduto (ndr), questa è caduta e una frana (ndr) l'ha chiusa in mezzo uccidendola quasi subito. 
Da allora non si sa la miniera come sia andata: fatto sta che si sente accanto a Genniau un telaio che tesse. È l'anima di quella giovane e bella che tesse con un telaio d'oro e tesserá fino a quando le orazioni di qualche anima buona non la libereranno dalla pena. È per questo che questo luogo si dice Genniau che vuol dire porta d'oro.
Vicino Genniau si eleva una collinetta con la cima arrotondata cosparsa di rocce, dentro alla quale dicono che vi sia "sa Musca Macedda", la quale si sente ronzare appoggiando l'orecchio alle rocce, specialmente nel giorno della festa della Madonna del Carmine. 


Bibliografia:
Leggende e tradizioni di Sardegna. Gino Bottiglioni. 1922.


Cosa era e cosa rappresentava la "Musca Macedda"?
Nella mitologia sarda "sa Musca Macedda" (mosca matta) era un grosso e letale insetto che spesso custodiva tesori e terrorizzava la popolazione.
La presenza della "Musca Macedda" nei racconti popolari sardi è ben radicata in numerose storie. Le più popolari sono la leggenda di Lotzorai che narra che nei sotterranei del castello di Navarra ci fossero sempre due forzieri: in uno si trovava il tesoro ma nell'altro c'era uno sciame di musca macedda e se qualcuno avesse aperto quel forziere e avesse liberato il terribile sciame, quest'ultimo avrebbe sterminato il paese e gli abitanti di sette paesi limitrofi. L'altro racconto è la leggenda del castello di Salvaterra, praticamente uguale alla precedente, con la sola differenza che la mosca scompare grazie a particolari rituali religiosi di un sant'uomo.

Possibile spiegazione della leggenda de Sa Musca Macedda
La figura della "Mosca Macedda" può essere correlata alla storica e pericolosa presenza nell'isola nei secoli passati della zanzara anofele che provocava la malaria ed era una delle principali cause di mortalità.

Bibliografia
Leggende e racconti popolari della Sardegna. Dolores Turchi. 2016.

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