Sarroch e la sua storia

Da settecento anni, nella costa sud occidentale della Sardegna, è documentato l'abitato di Sarroch, un nome legato probabilmente a "sa rocca", la grande roccia che domina sul territorio. Allora Sarroch era un piccolo villaggio, mentre oggi è una cittadina di 5.273 abitanti in cui la moderna economia industriale convive con storie e tradizioni del passato.



Il suo territorio ha una storia millenaria raccontata da numerose testimonianze archeologiche: decine di nuraghi e tombe dei giganti, tra i quali spiccano i siti del Nuraghe Sa Domu e S’Orcu, il Complesso di Antigori e di Monte Mereu. Una storia che prosegue nel basso medioevo, all'inizio della dominazione aragonese della Sardegna meridionale, quando in un prontuario pontificio del 1341 fu citato il Villaggio di "SAROC". 
”item anno, indictione et pontificatu quibus supra die XXI mensis inlii habuii et recepi pro particularei solutione dictarum decimarum a dicto Bernardo Pererii tradente pro rectore ecclesiae de SAROC callaritane diocesis alfonsiarum”.
Nei secoli successivi la storia continua il proprio corso con l'abbandono del territorio più vicino alla costa a causa delle incursioni dei pirati saraceni e lo sviluppo di nuovi villaggi nell'entroterra nelle località di San Marco e San Giorgio - dove si può ammirare l'omonima Chiesetta Campestre dell'inizio del seicento. Successivamente, verso il 1700, una volta cessata la minaccia dei corsari saraceni, riprende a vivere il rione di Santa Vittoria, sede della bellissima Chiesa settecentesca. La paura e poi la vittoria nei confronti delle invasioni moresche è ben rappresentata anche dalla suggestiva Torre del Diavolo - ultima sopravvissuta delle originarie tre torri aragonesi - struttura difensiva e di avvistamento costruita dalla Corona di Spagna, che svetta circondata da una lussureggiante natura a picco sul mare nei pressi di Punta Zavorra. Di notevole pregio e bellezza è inoltre la Villa d’Orri, “villa reale” fatta costruire dai marchesi Manca di Villahermosa che ha avuto l’onore di aver ospitato i Savoia ed in particolare il sovrano Carlo Felice e la sua consorte Maria Cristina di Borbone. Nel centro storico, immersa nel verde di un grande parco ricco di diverse specie botaniche, è presente la Villa Siotto, villa padronale dei primi del novecento con le sue pertinenze oggi sede di eventi culturali e sportivi. Nella seconda metà del novecento il territorio diviene sede anche del Porto Turistico di Perd’e Sali, l'unica struttura nautica nel Sud Sardegna tra Cagliari e Teulada, costruita a pochi passi dalle acque cristalline di Perd'e Sali e Porto Columbu. La storia e le bellezze di Sarroch sono queste e tanto altro ancora, sopratutto un patrimonio montano straordinario, che ci racconta storie di una montagna in passato vissuta e autentica "risorsa economica" e che ci regala oggi luoghi incantati nella Foresta di Monti Nieddu, come la suggestiva Gola de Is Cioffus e testimonianze dal passato, come l'area archeologica di Bidd'e Mores.


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Articoli e saggi di Sheila Franchi
S'ANTIGA BUTTEGA DE SARROCCU

- RACCONTI DA "IS BRAZZAS"

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